Si è svolta ieri ad Amaro la tavola rotonda dal titolo “Gli schianti boschivi: problema o opportunità?”. L’evento, organizzato da Innova FVG, Filiera Legno FVG e Regione FVG, è stato preceduto dall’introduzione del prof. Giorgio Alberti dell’Università di Udine e del prof. Davide Pettenella dell’Università di Padova.
Il prof. Alberti ha ricordato che eventi simili alla tempesta Vaia che ha colpito il Nord-Est tra il 28 ed il 30 ottobre scorso non sono così rari a scala europea: il vento è il principale agente di danno agli alberi con una media di due tempeste catastrofiche all’anno. Il prof. Alberti ha anche presentato i primi dati oggettivi relativi al danno occorso alle foreste regionali (3.600 ha di bosco colpiti per un volume legnoso a terra stimato tra i 700 mila ed il milione di metri cubi) e ha delineato quelle che potrebbero essere alcune strategie per la ricostituzione del patrimonio boschivo nel medio-lungo periodo.
Il prof. Pettenella ha invece focalizzato l’attenzione del pubblico sull’impatto economico di eventi climatici estremi sul settore forestale soffermandosi, in particolare, sui punti di forza e di debolezza degli operatori del settore nella nostra regione e sulla necessità di sviluppare un sistema di monitoraggio e di pronto intervento a scala nazionale per far fronte ad eventi, come la tempesta Vaia, che avranno sempre maggiore frequenza in futuro.
A questi due interventi è seguito un dibattito/confronto coordinato dal prof. Michele Morgante tra i diversi portatori di interesse (ditte boschive, ditte di prima trasformazione, proprietari, tecnici forestali, ricercatori, uffici regionali) che ha consentito di individuare le principali criticità legate al recupero del materiale legnoso schiantato e le possibili soluzioni da adottare nel breve periodo.
Ha concluso l’evento l’intervento dell’Assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, che ha messo in evidenza le iniziative già messe in atto dall’amministrazione regionale a supporto dei proprietari forestali e delle imprese boschive e di prima trasformazione sottolineando, nel contempo, l’importanza dell’aggregazione tra i diversi attori del settore in modo da essere più efficaci e celeri nell’esecuzione degli interventi necessari al recupero del materiale legnoso ed alla ricostituzione del patrimonio boschivo danneggiato.